L’associazione Pro Loco di Morlupo nasce come “idea” intorno al 1954, in un momento particolare della vita economica del paese che stentava a riprendersi dopo la tragedia mondiale.
Alcuni morlupesi, tra cui Giacomo Gino Sdoja, credettero che un mezzo decisivo per rilanciare l’economia, le attività territoriali, la vita sociale, fosse il “turismo”.
Morlupo aveva a disposizione i suoi prodotti agricoli, le tradizioni rurali, la storia e l’arte dei secoli passati che ancora erano visibili e leggibili nel tessuto urbano.
Bisognava trovare un modo per far conoscere questa ricchezza ancora assopita ed il ruolo di Gino Sdoja, giornalista de “Il Tempo” e corrispondente locale, fu strategica.
Quel gruppo di morlupesi decise di creare un primo comitato operativo denominato Pro Morlupo che aveva come scopo principale l’organizzazione e la promozione di eventi ed iniziative culturali: feste patronali, passeggiate naturalistiche, giornate ecologiche, concorsi culturali, mostre di pittura e fotografia.
I risultati furono più che soddisfacenti non solo per l’affluenza di visitatori, ma anche per la ricaduta economica favorevole alle attività locali. Si decise di fare un passo in più. La coltivazione della vite era in grave sofferenza e la produzione di vino non era più quella di una volta. Si doveva trovare un altro prodotto “tipico” o che sarebbe diventato tipico per poter attirare ancora più visitatori e avventori. Per valorizzare la produzione locale di salsicce e salumi, si iniziò ad organizzare la Sagra della Salsiccia nel 1967.
Lo svolgimento della festa prevedeva, come ancora oggi accade, la vendita di panini preparati con le salsicce cotte a legna sulla grande griglia centrale e la distribuzione di vino che li accompagnava.
Fu subito un successo, oltre le aspettative, e continua ad essere la manifestazione più importate non solo della Pro Loco, ma dell’Amministrazione Comunale e dell’intera comunità.
Oggetto di culto resta ancora la grande griglia ideata e disegnata direttamente da Gino Sdoja e realizzata dagli artigiani locali.
Arrivati a questi risultati, bisognava rendere ufficiale questa “unione d’intenti”: con atto notarile, datato 28 dicembre 1970, nacque l’Associazione Pro Loco Morlupo, la prima ad essere costituita sull’asse Cassia- Flaminia-Tiberina.
Presidente, ovviamente e giustamente, Giacomo Gino Sdoja (carica che ricoprirà fino al 1980). Da quel momento la Pro Loco ha continuato l’opera iniziata dai fondatori: nuovi presidenti, soci, volontari, tutti e sempre impegnati nel valorizzare le radici storiche, folcloristiche e culturali di Morlupo.
I tempi sono cambiati, le aspettative anche, ma si continua ad organizzare manifestazioni laiche, religiose, culturali, ambientaliste, sportive, eno-gastronomiche e solidali. E anche quando la Pro Loco di Morlupo non risultasse come organizzatrice, le associazioni presenti sul territorio hanno avuto il suo appoggio.
Ora più che mai c’è bisogno di questa sinergia tra Pro Loco, Amministrazione Comunale, associazioni di varie genere, commercianti e cittadini; ce n’è bisogno per continuare a svolgere le manifestazioni tradizionali come la sagra della Salsiccia, o le feste in onore dell’Assunta, o per le festività natalizie; ce n’è bisogno per tramandare l’antica usanza di sfilare con i costumi tipici morlupesi; ce n’è bisogno per continuare quegli eventi che da poco sono entrati a far parte del calendario organizzativo. Molte sono state e sono ancora le idee che animano la Pro Loco, ma senza i volontari che danno anima e corpo nella progettazione e realizzazione, senza gli sponsor che supportano le iniziative, senza i cittadini di Morlupo che rendono più caloroso ogni evento, la ProLoco non ci sarebbe.
Questa è stata, è e speriamo sarà la forza della Pro Loco e di Morlupo.